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mercoledì 6 novembre 2013

L'UOMO SULLA PANCHINA: La vita di Margherita, trentenne che vive ancora c...

L'UOMO SULLA PANCHINA

la morte è solo una trasformazione




La vita di Margherita, trentenne che vive ancora con i genitori, é grigia e frustrante: scarse e disastrose esperienze con l'altro sesso, un lavoro  che odia, atmosfera di casa soffocante. 
Tutto assume un'altra dimensione dopo uno stranissimo incontro, in cui ogni cosa succede al di là della sua volontà. E' una forza più grande di lei, sfugge al suo controllo, una forza che unisce due persone che si erano amate in una precedente vita, come scoprirà poco a poco.....
E i luoghi in cui tornerà, le persone che andrà a cercare, le confermeranno che é tutto vero....
Una storia dentro la vita e al di fuori di essa, sospesa in un'altra dimensione, in un intreccio di passato, presente e futuro...



"Fu a quel punto che lo vide.
Un'ombra scura su una panchina innevata. Interamente coperta da una decina di centimetri di candore, tranne che nello spazio in cui sedeva lui.
Teneva il braccio destro appoggiato sullo schienale, come per cingere le spalle a qualcuno seduto al suo fianco. Non si curava della neve che lo stava ricoprendo, forse nell'intento di farne un pupazzo.
La guardava.
Margherita si fermò sul viale.
C'era in lei qualcosa di strano e mai provato: una possente forza magnetica l'attirava verso quella figura....."


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4 commenti:

  1. Una storia molto originale che esalta la forza dell'amore: quando la sappiamo accogliere totalmente, persiste attraverso il fluire del tempo e delle vite...

    Complimenti all'autrice per questo bel blog e per la sua fervida produzione!

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  2. QUARTA: Un uomo e una donna si incontrano in modo alquanto peculiare.
    Essi non sono due estranei uno per l’altra, ma si erano frequentati e amati in una vita precedente…..












    Il romanzo si apre con il suono di una campanella che annuncia la fine delle lezioni prima delle feste natalizie. Margherita è una giovane insegnante alle prese con una classe turbolenta, la sua vita sociale è piuttosto scialba, nessun fidanzato e qualche amico; figlia premurosa e paziente, vive ancora con i genitori dove riesce a ritagliarsi qualche piccolo spazio solo riesumando vecchi ricordi dai diari dell'adolescenza o concedendosi una passeggiata nel parco.
    Sarà proprio in una di queste passeggiate che noterà Umberto, seduto su una panchina, visibilmente in attesa. Un'attrazione inspiegabile la spingerà ad avvicinarsi all'uomo, a sperare di riuscire a incontrarlo nuovamente e il destino la accontenterà.
    Sin dal primo appuntamento, Umberto sembra conoscerla intimamente, sa tutto sui suoi gusti, le sue abitudini e soprattutto la chiama con un nome a lei sconosciuto 'Magda'.
    Cosa nasconde Umbeto? Chi è Magda e cosa sono quelle sensazioni famigliari che prova quando è in sua compagnia? Come giustificare quell'innato benessere e l'agio mai provati prima d'ora con nessun uomo?






    'Fu a quel punto che lo vide. Un'ombra scura su una panchina innevata... era tutto vestito di scuro: cappotto, sciarpa e pantaloni ... teneva il braccio appoggiato sullo schienale, come a cingere le spalle di qualcuno seduto al suo fianco, e l'altro in grembo... La guardava ... C'era qualcosa in lei di strano e mai provato: una possente forza magnetica l'attirava verso quella figura, forza a cui cercava di opporsi, reputandola estremamente imprudente.'





    Il tema dominante di questo romanzo scorrevole e mai banale è la reincarnazione, affrontata dall'autrice in una chiave non convenzionale e arricchita di qualche elemento fantasy.
    "L'uomo sulla panchina" è la storia di due anime divise da un destino infausto che sembra divertirsi a giocare con le loro vite ripresentando ciclicamente il medesimo percorso.

    Il rapporto genitori-figli è ampiamente affrontato, così come il tema dell'abbandono, della perdita di un figlio, della depressione e della solitudine. La Moro lo fa con occhio critico, in più di un'occasione mi sono ritrovata a leggere un romanzo che profuma d'autore. Diretto, incisivo, tiene con il fiato sospeso, spinge a proseguire e soprattutto restituisce al lettore un'ambientazione curata dove si ritrova perfettamente inserito rievocando gli usi, le abitudini e la società degli anni '80.
    L'attenzione alla formattazione del testo e ai refusi presenta un ebook perfetto anche all'occhio del lettore più critico.












    'Adorava tutto ciò che apparteneva ad epoche passate, vestigia di altre abitudini e modi di vita che si trovava spesso a rimpiangere come se li avesse vissuti.'







    Questo romanzo lancia un messaggio molto importante riguardo alle possibilità che la vita ci offre, alle svolte impensate e ai colpi di fortuna. Sarà quello che accadrà alla protagonista, in cerca di un impiego più consono e stimolante. Ho apprezzato molto questo punto di vista e un nota di merito all'attenzione dell'autrice nel trattare l'interruzione di gravidanza e la vita famigliare. Ci mostra che spesso non serve essere 'padre' o 'madre' per svolgere appieno questo compito e che, purtroppo, in alcuni casi resta solo un sostantivo atrtribuito dalla sorte.










    'Era eccitante come trovarsi nella macchina del tempo. Aveva sfidato il tempo, lo spazio e l'ordine delle cose. La sensazione di essere ... Dio.'










    Consiglio questo romanzo a chi vuole scoprire una storia diversa dai soliti stereotipi, a chi è appassionato di reincarnazione e vuole scoprire le sue mille sfumature.


    'La morte è solo una trasformazione.'
    Linda Bertasi

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  3. Un libro dal titolo curioso che mi ispirava più una trama thriller e noir, ma al contempo mi ha positivamente impressionato, perché ha toccato corde narrative nascoste e soprattutto inerenti ad un tema già ritrovato nelle mie letture.
    La storia di Margherita Bini, una ragazza un po' di altri tempi, con una famiglia troppo addosso e la voglia di voler evadere dalla solita routine e da scelte troppo strette per sue vere vocazioni.
    Un breve romanzo scritto con stile scorrevole che subito resta impresso nel lettore, lasciando la speranza di una forma di reincarnazione in ogni cuore, anche in quello più arido o meno credente. Sì, fermamente credente in una vita dopo la morte. Quante possibilità mai avremo di riuscire a reincarnarci per raggiungere la felicità?
    Ed ecco che Margherita incontra il vero amore della sua vita, Umberto, ma non è la prima volta che lo conosce. C'è qualcosa che li congiunge attraverso i fili di un tempo più antico: un passato unico e speciale da inaugurare attraverso un presente giunto come un'occasione da non lasciarsi scappare.
    Ma non tutti hanno il lieto fine nella loro vita e per questo stimo ancora di più la scrittrice, perché sa sempre prenderci alla sprovvista con nuove vene narrative senza lasciarci completamente l'amaro in bocca. Già, perché anche i libri come i film devono pur regalarci la straordinaria essenza per sognare ancora.
    Consiglio questa lettura agli appassionati sul tema, ma anche a chi nella vita vuol sognare o sperare di poter avere altri treni da prendere per scampare alla morte.





    FRANCESCA GHIRIBELLI





















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  4. Un libro dal titolo curioso che mi ispirava più una trama thriller e noir, ma al contempo mi ha positivamente impressionato, perché ha toccato corde narrative nascoste e soprattutto inerenti ad un tema già ritrovato nelle mie letture.
    La storia di Margherita Bini, una ragazza un po' di altri tempi, con una famiglia troppo addosso e la voglia di voler evadere dalla solita routine e da scelte troppo strette per sue vere vocazioni.
    Un breve romanzo scritto con stile scorrevole che subito resta impresso nel lettore, lasciando la speranza di una forma di reincarnazione in ogni cuore, anche in quello più arido o meno credente. Sì, fermamente credente in una vita dopo la morte. Quante possibilità mai avremo di riuscire a reincarnarci per raggiungere la felicità?
    Ed ecco che Margherita incontra il vero amore della sua vita, Umberto, ma non è la prima volta che lo conosce. C'è qualcosa che li congiunge attraverso i fili di un tempo più antico: un passato unico e speciale da inaugurare attraverso un presente giunto come un'occasione da non lasciarsi scappare.
    Ma non tutti hanno il lieto fine nella loro vita e per questo stimo ancora di più la scrittrice, perché sa sempre prenderci alla sprovvista con nuove vene narrative senza lasciarci completamente l'amaro in bocca. Già, perché anche i libri come i film devono pur regalarci la straordinaria essenza per sognare ancora.
    Consiglio questa lettura agli appassionati sul tema, ma anche a chi nella vita vuol sognare o sperare di poter avere altri treni da prendere per scampare alla morte.





    FRANCESCA GHIRIBELLI





















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