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martedì 13 maggio 2014

ROMANZO NOIR

I traumi dell'infanzia lasciano nell'anima una ferita aperta e inguaribile, in cui i germi più pericolosi trovano terreno fertile.....

Cosa nasconde la giovane e bella psicologa venuta da fuori, che sfugge tutto e tutti, forse anche la sua stessa ombra?

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RECENSIONE
Un romanzo che resta fra la rosa dei preferiti scritti dalla Moro. Questa storia manca di paranormale o di qualche vena fantasiosa, ma proprio per questo merita cinque stelle, perché la scrittrice nel denudare la cruda realtà di fatti quotidiani attraverso le righe di un giallo riesce a far stupire positivamente il lettore. Lascia chi legge con il fiato sospeso, anche se la sottoscritta stavolta aveva già capito fin dall’inizio chi poteva nascondersi dietro l’assassino. Una psicologa infantile come protagonista, un uomo a cui piacciono troppo le donne, alle prese con un figlio da dover proteggere e il peso di un padre, un tempo assassino e adesso scarcerato e diventato guardiano di un piccolo cimitero. Tutto ideato in una trama davvero perspicace e intensa. Il finale con una morale nascosta che un lettore consapevole e attento comprende subito e che fa di questo romanzo il migliore finora scritto da questa autrice emergente davvero talentuosa e profonda. Sì, profonda nelle sue trame e nelle sue tematiche, molto difficile da trovare nei nuovi stili scritturali italiani. Da consigliare in assoluto a tutti coloro che amano restare vigili durante la lettura di un libro!

Francesca Ghiribelli

1 commento:


  1. L’infanzia, per ciascuno di noi, può rappresentare molte cose. Gli anni più belli, spensierati e felici della vita, le uscite al parco con i nonni, le vacanze con mamma e papà, le prime inseparabili amicizie, le prime nozioni da imparare a scuola, i giochi all’aria aperta e le risate. Ma può anche ritrarre un periodo difficile, costellato da insormontabili momenti di solitudine, sfregiati, dilaniati, marchiati da esperienze e situazioni cruente, troppo crudeli, insensate e assurde perché un bambino possa realmente capirne, accettarne e assimilarne i motivi. Troppo dolorosa è quella stigmate, quella piaga apertasi nell’anima e nel cuore per poter scorrere via senza conseguenze. Una brutale impronta destinata a segnare la vita di un bambino in maniera indelebile. Nulla potrà mai cancellarlo, neppure sbiadirlo. Ed è un fardello accecante che con gli anni, crescendo, diventa un incubo ricorrente, un’ossessione che guida ogni singola azione di ogni singola giornata. È per questo che Tiziana, la scontrosa psicologa tutto pepe protagonista di Girotondo, il nuovo romanzo di Marialuisa Moro, (Marialuisa Moro, pp.169, € 1,31 su Amazon) ha deciso di incentrare la sua professione sulle tematiche infantili e i problemi che affliggono i più piccoli proprio negli anni in cui per loro tutto dovrebbe essere colore, divertimento, gioia, sorrisi sinceri e abbracci, ma che invece si trasformano, nell’arco di pochi minuti, in periodi dolorosi che li consumano nel corpo e nello spirito con effetti deleteri. Bella e misteriosa, la protagonista di questo noir caratterizzato da uno stile semplice e scorrevole, attento ai dettagli e all’uso delle parole, spesso ricercate e non ripetitive, sviluppa fin da subito una spiccata e contrastante personalità che si divide su due fronti opposti di visione del mondo e delle relazioni interpersonali. Da un lato la propensione all’isolamento e alla concentrazione su se stessa e le proprie esigenze, la predilezione per una vita solitaria in un angusto appartamento di città con rare e sporadiche amicizie, pochi conoscenti e nessun compagno di vita. Dall’altro lato una professione che la immerge completamente nell’intimo delle persone e che la costringe al confronto, all’analisi interiore e allo stare, per parecchie ore al giorno, in un luogo affollato, costante crocevia di colleghi invadenti e pazienti bisognosi di cure e attenzioni. Tiziana, però, non è l’unica a vivere una vita di contrasti. A condividere la sua stessa sorte c’è un uomo che, scontato il suo debito con la società, vive abbarbicato sui monti vigilando sul cimitero del piccolo paesino e tenendo sotto scacco il sangue del suo sangue. Ma qualcosa, ad un tratto, un particolare apparentemente senza nessuna importanza, muterà il corso degli eventi e delle vite di Tiziana e del custode del cimitero, cambiandole radicalmente, ed entrambi, finalmente, troveranno il giusto sentiero da seguire. Cinzia Ceriani

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