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mercoledì 6 novembre 2013

DONNE CATTIVE MUOIONO
 
A volte proprio coloro a cui ci legano i più forti vincoli di sangue sono più o meno consapevolmente causa della nostra rovina.
 
 
                                   
 Chi sono le "donne cattive"? Che cos'hanno in comune quelle persone diverse per sesso, età, estrazione sociale, che patiscono sotto il medesimo giogo, come schiavi dolenti legati alla macina, incapaci di affrancarsi?   
Fino a che punto può dilatarsi, deformarsi, la figura di una madre?
E quali sono le conseguenze sui figli?
Il ritmo serrato di questo noir condurrà il lettore ad un finale assolutamente inatteso                                       

4 commenti:

  1. questo libro mi ispira ;) chissà perchè!

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  2. “ L’elemento del romanzo che mi ha colpito di piu` e` la capacita` della scrittrice di mantenere un alone di suspance e di mistero fino alla fine: come nei migliori thriller la fine e` inaspettata, anche se elementi rivelatori sono presenti nel corso degli avvenimenti, bastava decifrarli. E` avvincente questa tensione dell’incerto.

    La cosa piu` sconvolgente e` senza dubbio per me la crudelta` con cui le figure materne vengono descritte.

    Se si vogliono trovare elementi comuni tra le madri in questione di sicuro un atteggiamento di frustrazione nei confronti del loro essere madri. Sono chiaramente infelici nel loro ruolo e si vendicano sui figli e consorti tirranneggiandoli e rendendo la loro vita un inferno.
    Le figure femminili sono estremamente negative e il senso di tristezza e di impotenza che ti pervade alla fine del romanzo e` inevitabile.

    Senso di impotenza contro l’ineluttabilita` del male? Contro la mitizzazione dlla maternita`? Non so forse tutto insieme. Un senso di amaro in bocca ti rimane .... e di immensa tristezza.”
    Elisa Tagliabue

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  3. 5.0 von 5 Sternen Eccezionale! 11. März 2015

    Von M.

    Format:Kindle Edition


    Madri prevaricatrici, ossessive e aguzzine, che annientano i propri figli. L'impotenza di mariti e padri inetti che, succubi delle mogli tiranne, da inermi testimoni della violenza, reiterata e protratta nel tempo, finiscono inevitabilmente per assumere anche il ruolo di complici silenziosi.
    Due adolescenti patiscono le angherie delle madri padrone che sopprimono in loro qualsiasi manifestazione di vitalità, calpestandone i diritti. Per fortuna che… c'è anche Eugenio! Ho provato una gran simpatia per questo personaggio, uno psichiatra di mezza età imprigionato in un ambiguo rapporto in cui domina una madre-padrona che inquina la sua vita privata con odiose e continue interferenze, manipolando tutte le sue scelte e vanificando ogni sua iniziativa. Ma come dice anche il proverbio, a mali estremi, estremi rimedi…
    Mi auguro che l’autrice pubblichi al più presto un seguito, perché sono davvero impaziente di ritrovare Eugenio in azione!
    una mia affezionata lettrice di Amazon.de

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  4. Una storia che ti travolge come tutti gli altri romanzi di questa splendida autrice. Devo dire ancora una volta che la Moro non ti delude mai, ha la stoffa autentica di scrittrice e posso affermare che sia finora la numero uno fra le voci emergenti italiane.
    Già, una scrittrice che sa parlare di cose surreali, di quotidianità spaziando fra thriller e narrativa contemporanea con una maestria che in pochi sanno possedere.
    In questo libro oltretutto ha saputo capovolgere le redini della storia con estrema bravura riuscendo a camuffare fino alla fine il colpevole della vicenda. In questa trama ha reso il vero significato di un giallo psicologico di impressionante spessore presentando il personaggio di Eugenio con efficacia e mettendo in mezzo allo svolgimento l'uccisione misteriosa di tre donne, ma niente si ferma ai delitti: perché la scrittrice continua la storia come un fiume in piena studiando bene ogni personaggio secondario e principale.
    Uno di quei generi di romanzi che non si trovano facilmente, anzi sembra il ritorno del vero e saliente libro carico di suspense che si è perso nel tempo e che molti autori famosi non riescono più a creare.
    Non racconto altro della vicenda, perché rovinerei la sorpresa ad ogni lettore, ma non mi stanco di ripetere che le autrici italiane di thriller esistono ancora e dovrebbero essere valorizzate molto di più e finora credo fermamente che Marialuisa Moro ne sia la regina assoluta.
    Un noir-thriller mentale che riesce a far trasparire il dramma di possedere delle madri crudeli: a volte gli shock psicologici sono peggiori di quelli fisici e lasciano tracce indelebili sugli individui.
    Una lettura assolutamente da consigliare e da diffondere! Francesca Ghiribelli

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